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L’uso dei droni nell’industria cinematografica ha rivoluzionato il modo in cui vengono effettuate le riprese aeree. Non sono più necessari costosi elicotteri e gru per ottenere splendide riprese cinematografiche. Tuttavia, l’utilizzo dei droni per le produzioni audiovisive comporta il rispetto di una serie di normative e requisiti tecnici. In questa guida esploriamo gli aspetti chiave dell’utilizzo dei droni nei film e nelle serie in modo legale e professionale.
Per utilizzare i droni per le produzioni audiovisive in Europa, è essenziale rispettare le norme stabilite dall’Agenzia dell’Unione Europea per la Sicurezza Aerea (EASA) e dalle rispettive Autorità Nazionali dell’Aviazione (NAA).
Le operazioni audiovisive con i droni rientrano tipicamente nella categoria specifica all’interno del quadro normativo dell’EASA. Ciò significa che l’operatore deve presentare una Valutazione del rischio di operazioni specifiche (SORA) o operare in base a uno Scenario standard (STS) approvato dall’autorità competente.
In alcuni casi, come le riprese in aree scarsamente popolate o l’utilizzo di piccoli UAS, l’operazione può rientrare nella categoria aperta, a condizione che il drone rispetti i limiti di peso e sicurezza applicabili.
Prima di effettuare le riprese, è indispensabile ottenere le seguenti autorizzazioni:
Autorizzazioni di volo: è necessaria un’autorizzazione operativa specifica per volare nelle aree urbane, in prossimità di aeroporti o all’interno di zone soggette a restrizioni. Queste restrizioni variano a seconda del Paese: per maggiori informazioni, consultate il nostro blog.
Permesso di operare su proprietà privata: se le riprese vengono effettuate su terreni privati, è necessario il consenso del proprietario della proprietà .
Coordinamento con le autorità locali: in alcuni casi può essere necessario il coordinamento con le autorità locali o le forze dell’ordine, soprattutto quando le riprese interessano strade o spazi pubblici.
Per garantire riprese di alta qualità e soddisfare gli standard del settore, è fondamentale utilizzare attrezzature adeguate e lavorare con professionisti esperti.
A seconda del tipo di produzione, possono essere utilizzate diverse categorie di droni:
Droni compatti: come il DJI Mavic 3 Cine, ideale per documentari e produzioni leggere.
Droni professionali: come il DJI Inspire 3, che supporta la registrazione RAW e le fotocamere intercambiabili.
Droni cinematografici: come il Freefly Alta X o il DJI Matrice, in grado di trasportare telecamere cinematografiche di fascia alta come RED, ARRI o Blackmagic.
Per le produzioni professionali, si raccomanda di lavorare con almeno due membri dell’equipaggio:
Pilota remoto: responsabile del controllo del volo e della sicurezza operativa.
Operatore di camera: responsabile dell’inquadratura e dell’esecuzione dei movimenti di camera cinematografici.
Se volete portare la vostra produzione audiovisiva a un livello superiore senza dover affrontare ostacoli amministrativi, EU Drone Port offre una soluzione completa per i permessi di ripresa con drone in tutta Europa. Dalle autorizzazioni di volo all’addestramento dei piloti di UAS, ci occupiamo di tutto, in modo che possiate concentrarvi sul lato creativo del vostro progetto.
L’uso dei droni nelle produzioni cinematografiche e televisive ha aperto infinite possibilità a registi e produttori. Tuttavia, l’utilizzo dei droni per le riprese professionali richiede un’attenta pianificazione, la conformità alle normative, il team e le attrezzature giuste. Seguendo questa guida e affidandovi a esperti in operazioni con i droni e gestione dei permessi, potrete sfruttare appieno il potenziale dei velivoli senza pilota nei vostri progetti audiovisivi.