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Per fornire una soluzione transitoria a questo problema, sono stati adottati due approcci diversi:
Nella categoria aperta sono state stabilite alcune caratteristiche per quegli aeromobili che non hanno una classe assegnata, e in questo modo è stato possibile lavorare di recente.
A differenza della categoria aperta, non è stata prevista alcuna transizione per quegli aeromobili progettati per lavorare negli scenari standard europei (STS), lasciando a ciascuno Stato membro la possibilità di creare scenari nazionali con i propri requisiti.
Questo fatto ha reso notevolmente difficile lo spostamento delle società di droni attraverso i paesi degli Stati membri, poiché la maggior parte dei lavori professionali richiede la capacità di volare nello scenario STS-01, trovando difficile soddisfare i requisiti particolari di ciascuno Stato membro.
Entro la fine del 2023, ci si aspetta di poter acquistare aeromobili di classe C0 a C6. Pertanto, è stato stabilito quanto segue dal REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2022/425 del 14 marzo 2022:
Dal 1° gennaio 2024, gli operatori di droni potranno fare dichiarazioni operative e operare negli scenari standard europei STS-01 e STS-02.
Fino al 31 dicembre 2023, gli Stati membri possono accettare le dichiarazioni degli operatori UAS in base agli scenari nazionali pubblicati, e queste saranno valide fino al 1° gennaio 2026.
In altre parole, gli operatori che hanno presentato domanda per gli scenari nazionali potranno continuare a utilizzarli fino al 1° gennaio 2026, ma dal 31 dicembre 2023 gli operatori che non hanno presentato domanda per gli scenari nazionali potranno farlo solo con gli scenari europei STS.
Indubbiamente, ciò consente alle società di droni di spostarsi e lavorare nei diversi Stati membri in scenari unici, dovendo rispettare solo le particolarità delle “zone dei droni” di ciascun paese.