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Con il cambiamento della legislazione e l’entrata in vigore del Regolamento di Attuazione (UE) 2019/947 dell’Unione Europea, i voli notturni sono stati facilitati, non richiedendo alcuna autorizzazione operativa da parte dell’ente regolatore CAA.
Attualmente, tutte le categorie di droni sono autorizzate a volare di notte, a condizione che siano soddisfatti i requisiti di queste categorie.
Nel caso della categoria aperta non è richiesta alcuna autorizzazione operativa o presentazione di una dichiarazione operativa da parte dell’operatore del sistema UAS.
Nel caso di voli in scenari standard all’interno della categoria specifica, la dichiarazione operativa deve essere presentata all’autorità aeronautica corrispondente.
Per le operazioni che non si qualificano per uno scenario standard, sarà necessaria un’autorizzazione di volo rilasciata dall’autorità aeronautica, dove la particolarità del volo notturno sarà specificata nella ConOps.
In conformità al Regolamento di Attuazione (UE) 2019/947, al fine di garantire la visibilità dell’aeromobile durante le operazioni notturne, deve essere attivo un faro lampeggiante verde.
Questo requisito è valido dal 2 dicembre 2021 per la categoria aperta e dal 1 luglio 2022 per la categoria specifica.
Se volete effettuare voli notturni nello spazio aereo controllato, dovete assicurarvi che gli EARO coordinati con i fornitori di servizi, siano essi Enaire, FerroNATS, SAERCO o una delle basi aeree militari, siano coordinati per questo tipo di volo.
Ciò può essere visto al punto 2 dei documenti, nella definizione del concetto di operazione (ConOPS) e nell’ambito di applicazione.
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