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Volare in STS con droni non certificati

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A partire dal 1 gennaio 2024, gli operatori di droni potranno presentare dichiarazioni di conformità per volare in scenari standard europei.

La possibilità di voli di droni attraverso l’Europa negli scenari STS-01 e STS-02 è un’ottima notizia, ma sono davvero tutte buone notizie? Analizziamolo!

Scenari nazionali attuali per i droni

In alcuni Paesi dell’Unione Europea sono stati definiti scenari standard nazionali che potrebbero essere utilizzati per aiutare l’industria dei droni a progredire mentre gli scenari standard dell’UE non sono stati attivati.

Prendendo ad esempio il caso degli scenari standard in Spagna, Italia, Belgio e altri Paesi, i requisiti degli aeromobili sono diversi da quelli degli scenari STS europei per un dettaglio molto importante: non sono necessari droni certificati di Classe 5 o Classe 6.

Ciò comporta una serie di limitazioni e di vantaggi. Analizziamoli:

Vantaggi dell'utilizzo di un drone certificato di Classe 5 o Classe 6.

Essendo droni che hanno superato un rigoroso processo di certificazione, l’operatore di volo non deve adattare alcun parametro dell’aeromobile per soddisfare i requisiti dello standard.

Ad esempio, gli aeromobili C5 e C6 avranno un sistema di terminazione sicura, limiti di velocità massima corrispondenti, ecc. Uno dei vantaggi più rilevanti è che nel caso degli scenari STS-01 i droni possono pesare fino a 25 kg, mentre in altri casi non è così (ad esempio in Spagna o in Italia sono limitati a 10 kg).

In parole povere, se volete operare su STS-01 o STS-02, dovete solo preoccuparvi di acquistare un drone etichettato come Classe C5 o C6, a seconda dei casi.

Conclusioni

Se abbiamo droni che sono attualmente autorizzati a operare negli scenari nazionali definiti in alcuni paesi dell’UE, è molto interessante registrarli prima della fine dell’anno, in quanto:

  • Possono continuare a essere utilizzati fino al 31 dicembre 2025


  • Non devono essere certificati C5 o C6, ma devono essere conformi ai requisiti degli scenari nazionali.


Se disponiamo di questi aeromobili e non effettuiamo la registrazione, scopriremo che:

  • È necessario acquistare un drone con un certificato di classe C5 o C6.


  • I droni di cui disponiamo attualmente potranno volare solo in categoria A3 aperta, a meno che non li utilizziamo all’interno di un PDRA, anche se questo comporterà una procedura più lunga e complessa basata su un’autorizzazione operativa.


Oltre ai requisiti per l’addestramento degli aeromobili e dei piloti, i requisiti per il completamento dei manuali di volo sono praticamente gli stessi negli scenari nazionali ed europei, ad eccezione di alcuni requisiti operativi che li differenziano.

Pertanto, iniziare con gli scenari nazionali è un modo per garantire che i droni di cui già disponiamo possano continuare a operare fino alla fine del 2025, e sarà molto facile modificare la documentazione per adattarla agli scenari dell’UE quando sarà il momento.

Noi di EU Drone Port 🇪🇺 ci occupiamo di modificare i vari documenti di scenario STS nazionali dei nostri clienti in base alle nuove versioni europee, senza alcun costo aggiuntivo. Assicurate la continuità dei vostri droni per altri due anni, cosa state aspettando?