News & Blog.

BLOG POSTS

Categoria Specifica per i Droni

La Categoria Specifica è la seconda categoria secondo la classificazione effettuata nei regolamenti europei UAS. Se la confrontiamo con la Categoria Aperta, la Categoria Specifica ci offre un cambio di paradigma totale che consente agli operatori di effettuare operazioni con UAS molto diversi.

È stata creata per offrire agli operatori di droni opzioni per effettuare ogni tipo di operazione. È molto ampia, poiché ci consente di effettuare operazioni a basso rischio (come volare un drone di > 25 kg in un’area non popolata) o operazioni ad alto rischio (come il volo BVLOS di un aeromobile in un ambiente popolato).

A seconda del rischio dell’operazione da effettuare, la Categoria Specifica non offre requisiti predefiniti adatti a tutte le operazioni. Ogni operatore di UAS deve generare i propri scenari operativi. Questo è fondamentalmente diverso dalla Categoria Aperta.

Ora, se non abbiamo requisiti o limiti predefiniti, come dobbiamo procedere per prepararci per un volo?

Valutazione del Rischio

Qualsiasi operazione che vogliamo effettuare sarà soggetta ad un’analisi preventiva del rischio utilizzando la Metodologia SORA (Specific Operations Risk Assessment), che ci consentirà di valutare il rischio in tutte le fasi del volo e determinare quali mitigazioni devono essere applicate per raggiungere gli obiettivi di sicurezza.

Attraverso una SORA, è possibile ottenere un valore chiamato SAIL (Specific Assurance Integrity Level) risultante dalla combinazione del rischio a terra (GRC), del rischio in volo (ARC) e delle relative mitigazioni applicate. A seconda dell’indice SAIL ottenuto, l’operazione verrà considerata più o meno rischiosa:

  • Basso Rischio (SAIL I e II)
  • Medio Rischio (SAIL III e IV)
  • Alto Rischio (SAIL V e VI)

Operazioni a Basso Rischio (SAIL I & II)

Scenari standard (STS)

In zona di basso rischio troviamo le operazioni che rientrano negli scenari standard (conosciuti come STS).

Gli STS sono tipi di operazioni che sono stati definiti precedentemente dall’EASA negli allegati della normativa.

La definizione di un STS comprende diversi aspetti, come i limiti operativi (distanze di sicurezza, altezza di volo, documentazione, ecc.), i requisiti di formazione per il personale dell’Operatore, i requisiti per l’UAS che deve essere utilizzato, tra gli altri.

L’EASA ha stabilito che solo i droni C5 e C6 potranno volare in questi scenari. Affinché l’Operatore possa effettuare voli all’interno degli scenari STS, sarà sufficiente contare con Manuali operativi STS e fare una dichiarazione operativa (non è necessaria alcuna risposta o approvazione).

Se l’operazione prevista non è stata precedentemente generata dall’EASA sotto forma di STS, la Autorizzazione operativa (e attendere la sua approvazione) applicando e giustificando le misure di mitigazione risultanti dallo studio SORA.

Valutazione del rischio predefinita (PDRA)

I PDRA sono documenti pubblicati dall’EASA che facilitano la valutazione dei rischi operativi specifici (SORA). In questo modo, gli Operatori UAS devono solo realizzare la documentazione necessaria per soddisfare gli obiettivi di sicurezza indicati.

Con il tempo, i PDRA possono essere standardizzati in modo tale da trasformarsi in Scenari Standard.

Valutazione del rischio operativo specifico (SORA)

Se non esiste uno Scenario Standard o un PDRA adatto alle esigenze delle nostre operazioni, dobbiamo effettuare una valutazione del rischio utilizzando la metodologia SORA.

Operazioni a medio rischio (SAIL III e IV)

Autorizzazione operativa

In questo caso, il lavoro completo deve essere eseguito per ottenere l’Autorizzazione Operativa. Se il risultato del SORA (dopo l’applicazione delle mitigazioni) risulta un SAIL III o SAIL IV, sarà necessaria un’Autorizzazione Operativa. Autorizzazione operativa . A questo punto, le Autorità competenti indicheranno all’operatore la possibilità di dover effettuare una verifica del progetto aereo.

Processo di verifica della progettazione

Se il livello di robustezza di uno qualsiasi degli OSO collegati al progetto è medio (cioè SAIL III e IV), l’autorità nazionale competente dovrebbe richiedere il processo di verifica della progettazione dell’intero aeromobile o di uno dei sottosistemi. Soprattutto se ciò contribuisce a mitigare il rischio e a ridurre il numero di SAIL di 1 o 2 unità.

Questa valutazione è una procedura separata attraverso la quale si certifica che l’aeromobile soddisfa le specifiche necessarie per poter operare in sicurezza negli scenari richiesti.

Operazioni ad alto rischio (SAIL V e VI)

Quando il risultato del SORA ci darà un SAIL V o SAIL VI dopo l’applicazione delle mitigazioni, saremo obbligati a svolgere un processo di certificazione dell’aeromobile secondo gli standard di aeronavigabilità descritti nel documento PART21.

Indipendentemente dal rischio dell’Operazione, per volare in Categoria Specifica, è necessario un coordinamento dello spazio aereo e un coordinamento finale con tutte le autorità competenti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.